Se la propria imbarcazione prende fuoco, situazione che può verificarsi per diverse ragioni, è utile sapere come comportarsi, sia per prevenire l’ipotetico incendio, che per placarlo mentre lo si avvista.
Vi sono le barche marcate CE e le barche non marcate CE, le prime hanno i sistemi antincendio omologati all’origine, mentre per le seconde, esiste una normativa nautica che riguarda la dotazione minima di estintori.
Ogni tipo di estintore antincendio deve essere sempre conservato in modo ottimale, la sua manutenzione è importante nonostante non esista una visita periodica rivolta ad essi.
L’indicatore dell’estintore, se è presente, deve essere posizionato nella zona verde, ovvero nella posizione di carica.
In relazione alle modalità con cui si verifica l’incendio, anche per i materiali che vi sono coinvolti, esistono le cosiddette diverse classi di fuoco o d’incendio:
Classe A: materie solide organiche che formano brace (carbone, legna, carta, gomma)
Classe B: liquidi infiammabili, e solidi liquescenti (alcoli, benzine, lubrificanti, vernici, cere)
Classe C: gas e vapori infiammabili, gas liquefatti (metano, idrogeno, acetilene, GPL)
Classe D: metalli combustibili, e metalli fusi (zinco, sodio, potassio, litio magnesio)
Classe E: incendi di apparecchi elettrici in tensione.
I sistemi antincendio, sono principalmente due: fissi e mobili. I primi, sono dotati di sensori che si attivano in modo automatico se si verifica la presenza di fuoco, in genere sono a CO2, mentre a volte alcuni impianti possono essere a doccia, ed utilizzano l’acqua.
I sistemi antincendio mobili, sono caratterizzati da estintori collocati a bordo nei vari locali e che possono essere spostati manualmente.
Gli estintori antincendio omologati usati nella nautica, vengono caricati generalmente con schiuma, CO2, polvere.
Gli estintori a schiuma, sono più efficienti se di grandi dimensioni, sono a base di acqua e vengono utilizzati per le classi d’incendio A e B.
Gli estintori a CO2 funzionano tramite raffreddamento della temperatura, sono ideali per gli impianti elettrici e per i gas infiammabili, mentre gli estintori a polvere, molto comuni a bordo delle unità da diporto, agisce tramite polvere che soffoca le fiamme, e va controllato ogni 12 mesi, nonché agitato saltuariamente, perchè la polvere potrebbe concentrarsi sul fondo.
Per prevenire un incendio, è opportuno controllare l’eventuale perdita di carburante e avarie al sistema di alimentazione, evitare la presenza di mozziconi di sigaretta ancora accesi, la perdita di gas dalla cucina, e fare attenzione alla presenza di scintille causate da corto circuito.
Durante i rifornimenti, è importante non fumare, evitare di tenere acceso il motore, evitare fuoriuscite di carburanti, stivare la bombola del gas e le taniche del carburante, lontano da sole, tenere coperti i poli delle batterie staccando i cavi mentre si sosta.
In caso di incendio, è doveroso porre le fiamme in sottovento, spegnere il motore, e bloccare il flusso di carburante, togliere ossigeno perchè le fiamme senza di esso di spengono, per questo motivo è utile anche una coperta ignifuga. Non usare l’acqua se vi sono presenti, benzina e liquidi infiammati. In caso di pericolo di vita lanciare il “MAY DAY”, se l’incendio si verifica vicino ad altre barche, se è possibile, è meglio allontanare l’imbarcazione infiammata.
Quando consigliamo il cliente nella vendita delle barche usate o delle barche nuove cerchiamo sempre di sottolineare questi aspetti di prevenzione all’incendio in quanto, può sembrare banale, ma in situazioni pericolose è sempre importante conoscere le basi per cercare di salvare la propria barca o motore.