Ormeggiare una barca significa fare attenzione a molte cose, che riguardano sia il proprio comportamento che i vari accorgimenti sul corretto funzionamento della barca.
I natanti, spesso sembrano facili da gestire, ma in realtà, molto può dipendere dai diversi modelli e dal tipo di utilizzo che se ne fa di essi.
Navigando in mare di certo non è come guidare un’automobile per strada, il traffico di imbarcazioni che si può riscontrare in acqua non sarà mai come il traffico di auto che si può trovare nelle strade.
Ma usare una barca significa fare attenzione alle maree e alla propria attenzione, perchè l’esperienza conta molto nel sapere utilizzare adeguatamente un natante.
Per ormeggiare al meglio una barca, si deve ricordare di portare con se, delle cime molto resistenti, delle boe di segnalazione, oltre ovviamente alla patente nautica adatta al tipo di imbarcazione che si deve ormeggiare.
E’ possibile ormeggiare una barca in tre modi: ormeggio all’inglese, parallelamente alla banchina, ormeggio alla francese, con la poppa verso la banchina, e ormeggio di prua, con la prua rivolta alla banchina.
La scelta di uno di questi modi di ormeggiare la barca, dipende dal tipo di imbarcazione che si possiede, una barca con motore fuoribordo non è solitamente adatta per ormeggiarla di poppa, poiché il motore potrebbe subire danni a causa delle maree o di un forte vento oppure potrebbe sbattere contro il pontile, se non è legato alla perfezione.
E’ opportuno per ormeggiare al meglio la propria barca, considerare il numero di motori, se sono entrobordo, fuoribordo o in linea d’asse, se il pontile è fisso o galleggiante, se l’acqua in cui si naviga è ferma o mossa da varie correnti, se è presente una delfiniera aperta a prua in grado di favorire lo sbarco, e se è presente una plancetta comoda di poppa.
Sulle coste italiane è molto frequente l’ormeggio a “pettine”, ovvero lo stesso tipo di ormeggio a poppa che hanno le altre imbarcazioni presenti sulla banchina.
In area portuale è consigliabile posizionare la prua controvento, per poi accendere il motore e navigare in acqua molto lentamente.
Di conseguenza, si deve prendere la cima del corpo morto, ovvero un galleggiante che viene fissato sul fondo dell’acqua con una catena od un blocco di cemento, si lega dunque la cima ad una bitta d’imbarcazione e si inizia ad ormeggiare la prua.
Per i non esperti, è consigliabile usare molto bene i parabordi e controllare le cime sommerse in modo che queste non vadano ad incagliarsi nelle eliche.
Se si sa su quale molo ci si deve trovare, è meglio contattare l’amministrazione per chiedere una descrizione della situazione e dell’affollamento delle acque, in modo da scegliere la giusta cima, per mettere in sicurezza la propria barca.
E’ consigliabile, se è possibile, chiedere aiuto ad altre persone presenti sul molo, e non esitare a chiedere consigli se si hanno dei dubbi su come procedere nell’ormeggiare la propria barca.
Per chi non è esperto in ormeggio o per chi acquista la sua prima imbarcazione, noi di CompanyMarine effettuiamo anche il servizio di ” assistenza prima esperienza” dove ci preoccupiamo di insegnare al nostro cliente le principali tecniche e consigli per l’ormeggio e la navigazione.